Il bacino del Torrente Varenna sfocia nel Mar Ligure tra le località di Multedo e Pegli, nella zona del ponente Genovese.
Il bacino si sviluppa in direzione Nord-Sud per circa 9 km, con una ampiezza massima di circa 4,5 km ed occupa una superficie di circa 22 kmq ed ha una chiusura ad imbuto verso il mare.
Il torrente Varenna nasce nei pressi dell’abitato di Camposilvano, dalla confluenza del Rio Vaccarezza e del Rio del Grillo.
I centri abitati che vengono attraversati dal corso d’acqua sono Pegli che si trova alla foce del Varenna mentre risalendo il torrente e addentrnadoci nell’entroterra troviamo i nuclei abitativi di Carpenara, San Carlo di Cese, Camposilvano,Orezzo,Lencio, Vaccarezza e Grillo.
Il bacino presenta una zona montana con versanti caratterizzati da problemi di instabilità puntuali e di erosione diffusa ed accelerata e di carattere idraulico localizzati, una zona mediana con versanti che, per le proprie caratteristiche geologiche e geomorfologiche, denotano movimenti franosi di vaste dimensioni, una zona più valliva con problemi di criticità idrauliche e di movimenti franosi di dimensioni più ridotte.
L’ambiente vallivo è di grande pregio sia per valori naturalistici (geologici, idrici, vegetazionali e faunistici) sia per valori insediativi (ambiente di villa del nucleo di Granara, antiche cartiere e mulini) e infrastrutturali (viadotti della linea ferroviaria Genova-Ovada, ponti stradali in pietra).
L’orientamento dei versanti determina importanti variazioni microclimatiche che si riflettono sulla distribuzione delle differenti serie di vegetazione.
Considerando che le perturbazioni atmosferiche e le conseguenti precipitazioni piovose provengono generalmente da SE, la presenza di ampi versanti esposti a SE e caratterizzati da crinali posti a quote rilevanti possono costituire ostacolo al passaggio della perturbazione e determinare, per sollevamento orografico, forti precipitazioni.
Difatti, come si vede dalla cartina, la sottile fascia costiera ha accumuli di pioggia che si aggirano fra i 900 e i 1100 mm annui, mentre procedendo verso le zone interne più gli accumuli medi annui aumentano vertiginosamente variando fra i 1200 mm e gli oltre 1600 mm.
Immagine Pluviometria – tratta da Nimbus – Rivista Ligure di Meteorologia
Solo nel caso dell’alluvione del 1970 si registrarono picchi più elevati come i 315 mm di pioggia caduti in 3 ore